“Ru” irrigui
“I canali di irrigazione ed i relativi sentieri fanno parte di un paesaggio plasmato dagli uomini nel corso dei secoli, ricco di testimonianze che in apparenza non hanno nulla a che spartire con i canali irrigui ma che in realtà sono complementari gli uni agli altri, trama e ordito, di un complesso tessuto socio-culturale ed economico che ha resistito per secoli all’usura del tempo.”
Numerosi sono i canali d’irrigazione (denominati ru nel patois valdostano) che attraversano il comune di Sarre, rendendo fertili e produttivi i suoi terreni.
Fra questi il ru de Ville-sur-Sarre, de Thouraz, de Moron, de Bellun, d’Arpy e d’Arioulaz – che derivano l’acqua dal torrente Clusella – il ru Bréan, de la Doire, ecc.
Queste opere di derivazione hanno in comune la caratteristica d’essere sovente spettacolari e di aver giocato un ruolo fondamentale nell’economia e nella mentalità delle comunità rurali. Le opere di presa delle acque sono generalmente semplici, ma ingegnose: sfruttano al massimo le condizioni naturali e si limitano sovente a semplici sbarramenti.
La struttura di questi canali varia in relazione alle condizioni del terreno che attraversa, con portate tra un minimo di poche decine di litri al secondo ad un massimo di 700 litri, con una media di 300-400 litri al secondo.
La lunghezza varia da un minimo di 3-5 chilometri a un massimo di 20-25 chilometri.