Mont Fallère
Mont-Fallère (segnaletica 8c)
Si imbocca la strada a transito limitato che sale parallela al torrente Clusellaz, poco oltre l’abitato di Thouraz, percorrendola per circa due chilometri.
Superati due tornanti e il torrente Chesère, occorre prestare un minimo d’attenzione per imboccare sulla destra il sentiero che sale, tagliando i pascoli, in direzione dell’alpe Morgnoz.
Il sentiero prosegue in costa sulla destra e conduce verso Chesère. Trascurato il sentiero che aggira la Pointe-de-Metz, separata da una larga sella dalla Pointe-Chaligne, l’itinerario si immette nuovamente sulla poderale.
Tralasciato il bivio sulla destra, si raggiunge l’ultimo alpeggio servito da questo ramo di sterrata; si tratta del lungo edificio della Nouva, situato a una quota di poco inferiore ai 2300 metri.
Sull’evidente sentiero si sale fra i pascoli in direzione del Mont-Falère. Ai piedi del monte, si trova il lago omonimo che occupa una conca scavata nella roccia dall’antico ghiacciaio.
Il sentiero inizia quindi a salire in maniera decisa e il terreno si fa sempre più pietroso.
Proseguendo su detriti, si perviene ai ruderi della capanna (2985 m), edificata nel 1884 dalla sezione CAI di Aosta, in onore della regina Margherita, che era solita soggiornare al castello di Sarre. Si percorre quindi la cresta e, con alcuni saliscendi; si raggiunge la cima a 3059 metri di quota.
Il panorama è straordinario, tutt’intorno le montagne della Valle d’Aosta, dall’Emilius al gruppo del Gran Paradiso alla Grivola, dal Monte Bianco al Grand-Combin, dal Cervino al gruppo del Monte Rosa.